Tecnica funiviaria

Primo Tronco: Pontal d’Entréves – Mont Frety

La nuova linea funiviaria collega la zona denominata di Pontal d’Entreves a quota di 1308m con la zona del Mont Frety a quota 2172m s.l.m..

La stazione di partenza quindi dista ca. 700m rispetto alla vecchia stazione a valle, ed è ubicata in vicinanza della strada statale di avvicinamento al tunnel del Monte Bianco. La stazione di monte viene invece traslata di circa 30 m a sinistra guardando la linea da valle verso monte.

Sul nuovo impianto sono previste cabine da 80+1 persone interamente rotanti. La velocità nominale dell’impianto è costante e pari a 9.0 m/s. Con tale velocità si raggiunge una portata massima di 800 persone/ora, considerando un tempo di sosta pari a 100 secondi.

Il tracciato richiede la costruzione di tre sostegni di linea, ubicati, il primo a ca. 490 m dalla stazione di valle, il secondo ubicato a ca. 790 m dal primo sostegno, ed il terzo a 63m dalla stazione di monte.

Il sistema previsto per il nuovo impianto è quello classico di funivia bifune a due vetture con movimento a va e vieni, con la stazione motrice ubicata a valle e rinvio e contrappeso dell’anello trattivo presso la stazione di monte. Esso è del tipo a doppia fune portante, con funi ancorate in entrambe le stazioni su tamburi in calcestruzzo armato rivestiti con doghe di legno, e funi traenti sospese tra le stesse mediante cavallotti di linea. L’anello trattivo principale, contrappesato a valle, è realizzato mediante due semianelli. La fune traente inferiore e la fune traente superiore, sono collegate a ciascun carrello mediante un attacco ad attrito realizzato mediante tamburo sul quale le funi stesse si avvolgono per 2.5 spire e con morsetti terminali.

Gli azionamenti, principale e di riserva, sono realizzati mediante una puleggia motrice a doppia gola mossa da due argani e da relativa contro-puleggia di rinvio della fune alla puleggia motrice stessa. Ciascun argano è costituito da un riduttore ed un motore a corrente alternata, alimentato da un proprio inverter, ed ognuno funge da riserva all’altro.

Gli azionamenti sono forniti di dispositivi per la marcia automatica del tipo a logica programmabile della ditta Funitek, con possibilità di funzionamento anche con comando dalle vetture senza presenza del macchinista sul banco di manovra.

L’argano è dotato di due impianti frenanti indipendenti, del tipo pneumatico modulato, agenti entrambi direttamente sulla corona della puleggia motrice, avente due fasce freno indipendenti. È inoltre previsto per ciascun argano un azionamento di recupero indipendente, per un eventuale rientro delle vetture in stazione in caso di guasto.

L’azionamento di recupero, agente sugli alberi veloci dei riduttori, è del tipo con motori idraulici, uno per riduttore, alimentati da un’unica centralina con blocco idraulico di distribuzione. Quest’ultima è costituita da una pompa due pompe in parallelo a portata variabile trascinata da un motore elettrico asincrono trifase. Nel caso uno dei due motori elettrici si guasti è possibile azionare l’impianto con l’altro argano; nel caso uno dei due riduttori si guasti è possibile attivare il motore idraulico sul riduttore funzionante e far rientrare in stazione le vetture. Troviamo quindi una doppia sicurezza per la massima affidabilità dell’impianto.

Come ulteriore sicurezza, sull’impianto, nel caso estremamente improbabile di impossibilità in un tempo ragionevole di rientro della vettura in stazione, sono previsti due sistemi di soccorso, di cui uno “aereo” mediante il trasferimento dei viaggiatori dalla cabina ferma al vagoncino di soccorso e l’altro mediante calata diretta a terra con il sacco.

L’impianto di soccorso aereo è realizzato mediante apposite vetture che si muovo lungo le funi portanti. Esse sono movimentate mediante un apposito anello di fune di soccorso impalmato con argano indipendente dall’impianto principale, posizionato nella stazione motrice a valle e contrappesato a monte su due rami. L’impianto è dotato complessivamente di due vetture di soccorso, una delle quali ubicata presso la stazione motrice a valle ed una nella stazione di rinvio a valle. Per la prima volta anche l’argano di soccorso è duplicato, con due motori.

Secondo Tronco: Mont Frety – Punta Helbronner

La nuova linea funiviaria collega la zona denominata Mont Frety a quota di 2176m con la Punta Helbronner a quota 3449m s.l.m..

linea2tronco2014

La stazione di partenza dista ca. 30m rispetto all’attuale stazione a valle. La stazione di monte viene invece, visti gli spazi ristretti, ricade proprio in corrispondenza dell’esistente.

Sul nuovo impianto sono previste cabine da 75+1 persone interamente rotanti e con serbatoio da 5000 litri. La velocità nominale dell’impianto è costante e pari a 9.0 m/s. Con tale velocità si raggiunge una portata massima di 610 persone/ora, considerando un tempo di sosta pari a 90s.

Il tracciato richiede la costruzione di due sostegni di linea, ubicati, il primo a ca. 1870 m dalla stazione di valle ed il secondo a 268m, dalla stazione di monte.

Il sistema previsto per il nuovo impianto è quello classico di funivia bifune a due vetture con movimento a va e vieni, con la stazione motrice ubicata a valle e rinvio e contrappeso dell’anello trattivo presso la stazione di monte. Esso è del tipo a doppia fune portante, con funi ancorate in entrambe le stazioni su tamburi in calcestruzzo armato rivestiti con doghe di legno, e funi traenti sospese tra le stesse mediante cavallotti di linea. L’anello trattivo principale, contrappesato a valle, è realizzato mediante due semianelli. La fune traente inferiore e la fune traente superiore, sono collegate a ciascun carrello mediante un attacco ad attrito realizzato mediante tamburo sul quale le funi stesse si avvolgono per 2.5 spire e con morsetti terminali.

Gli azionamenti, principale e di riserva, sono realizzati mediante una puleggia motrice a doppia gola mossa da due argani e da relativa contro-puleggia di rinvio della fune alla puleggia motrice stessa. Ciascun argano è costituito da un riduttore ed un motore a corrente alternata, alimentato da un proprio inverter, ed ognuno funge da riserva all’altro.

Gli azionamenti Funitek sono forniti di dispositivi per la marcia automatica del tipo a logica programmabile, con possibilità di funzionamento anche con comando dalle vetture senza presenza del macchinista sul banco di manovra.

L’argano è dotato di due impianti frenanti indipendenti, del tipo pneumatico modulato, agenti entrambi direttamente sulla corona della puleggia motrice, avente due fasce freno indipendenti. È inoltre previsto per ciascun argano un azionamento di recupero indipendente, per un eventuale rientro delle vetture in stazione in caso di guasto.

L’azionamento di recupero, agente sugli alberi veloci dei riduttori, è del tipo con motori idraulici, uno per riduttore, alimentati da un’unica centralina con blocco idraulico di distribuzione. Quest’ultima è costituita da una pompa a portata variabile trascinata da un motore elettrico asincrono trifase. Nel caso uno dei due motori elettrici si guasti è possibile azionare l’impianto con l’altro argano; nel caso uno dei due riduttori si guasti è possibile attivare il motore idraulico sul riduttore funzionante e far rientrare in stazione le vetture. Troviamo quindi una doppia sicurezza per la massima affidabilità dell’impianto.

Sull’impianto, nel caso estremamente improbabile di impossibilità in un tempo ragionevole di rientro della vettura in stazione, sono previsti due sistemi di soccorso, di cui uno “aereo” mediante il trasferimento dei viaggiatori dalla cabina ferma al vagoncino di soccorso e l’altro mediante calata diretta a terra con il sacco.

L’impianto di soccorso aereo è realizzato mediante apposite vetture che si muovono lungo le funi portanti. Queste ultime sono movimentate mediante un apposito anello di fune di soccorso impalmato con argano posizionato nella stazione motrice a valle e contrappesato a monte su due rami. L’impianto è dotato complessivamente di due vetture di soccorso, delle quali una presso la stazione motrice a valle ed una nella stazione di rinvio a monte. Per la prima volta anche l’argano di soccorso è duplicato, con due motori.